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La Premier League e l’organizzazione del calciomercato

Il campionato inglese è, per distacco, il torneo nazionale più evoluto al mondo, aspetto che lo porta a dominare sistematicamente tutte le finestre di mercato. Ma, oltre a sfruttare le proprie possibilità finanziarie illimitate, i club come gestiscono le tempistiche delle trattative?

Da qualche anno ormai le gerarchie del calcio europeo e mondiale sono assolutamente chiare, seguendo un’organizzazione quasi piramidale: Premier League in vetta e dietro, di molto, tutte le altre.

Il campionato inglese è infatti il più visto, amato, organizzato e ricco al mondo grazie ad un sistema nazionale impeccabile, tarato sulla collaborazione tra le figure apicali del Paese e le realtà calcistiche, col fine unico, prima, di superare la problematica degli Hooligans e, ora, di crescere costantemente aumentando il gap con il resto del mondo.

Fattori che contribuiscono a rendere i club facoltosi e dalle capacità finanziarie illimitate, rivestendo così un ruolo da assoluti protagonisti in sede di calciomercato.

Le differenze con l’Italia, per esempio, sono enormi e lapalissiane, se si pensa che una neopromossa come il Nottingham Forest, al proprio ritorno nella massima serie dopo la bellezza di 23 anni, sia stata in grado di mettere a segno quasi 20 acquisti per rinforzare la rosa.

Sarebbe però troppo facile legare il dominio inglese al solo denaro, essendo chiaro come, per quanto sia un fattore necessario, questo non possa sostituirsi alla strategia ed alla programmazione.

E, proprio per questo, è interessante capire come le società organizzino il proprio agire gestendo il tempo.

Riuscendo a capire sempre come sfruttarlo per impostare le migliori trattative, rimanendo così sempre competitivi ai massimi livelli.

The Athletic e i dati sul mercato britannico

A rispondere a questa domanda ci ha pensato il web sportivo The Athletic, capace di raccogliere i dati delle ultime 5 stagioni, dal 2018/19 ad oggi, per capire quali club abbiano la tendenza ad acquistare per primi e quali per ultimi.

Potendo dividersi il calciomercato in acquisti rapidi, ragionati e dell’ultimo secondo.

Ciò che emerge dallo studio è che il Liverpool di Jürgen Klopp è la squadra britannica a muoversi per prima sul mercato, completando colpi come quelli di Fabinho, in passato, e Darwin Nunez, oggi, addirittura sei settimane prima della finestra di mercato.

E gli altri top team come si comportano?

Il Chelsea condotto da un altro tedesco, Thomas Tuchel, condivide la medesima vision e forma mentis dei rivali dei Reds, ma a tempistiche un po’ più rallentate. Esattamente come Manchester City, quest’anno dominatore incontrastato con l’acquisto di Erling Haaland e l’Arsenal di Gabriel Jesus.

Dietro, invece, il Manchester United e il Tottenham di Antonio Conte, club che preferiscono riflettere maggiormente, anche esponendosi al rischio di perdere le migliori occasioni perché anticipati dalle rapide concorrenti.