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Author: Enovation Consulting

L’hate speech online (il discorso d’odio in rete) è diventato una sfida crescente nel mondo digitale odierno e lo sport, con tutta la sua passione e visibilità, ne risente spesso in modo intenso. Questa preoccupazione condivisa ha riunito i rappresentanti della FIA, dell’ATP, della Football Association e della Dublin City University in un panel dedicato al Social Football Summit 2025, dove ciascuno ha offerto il proprio punto di vista su come le rispettive organizzazioni stiano lavorando per creare spazi online più sicuri e rispettosi.

La FIA ha aperto la conversazione evidenziando la sua iniziativa collaborativa “United Against Online Abuse”. Riunendo organizzazioni sportive, istituzioni pubbliche e partner tecnologici, la FIA mira a costruire una risposta collettiva al danno generato online. Questo lavoro è supportato da strumenti basati sull’intelligenza artificiale che aiutano a rilevare contenuti dannosi, oltre che da programmi di ricerca volti a comprendere l’origine e la diffusione degli abusi.

Partendo da questa idea di protezione e supporto, l’ATP Tour ha condiviso il suo approccio incentrato sui giocatori. Attraverso il programma “Safe Sport”, l’organizzazione utilizza la tecnologia per monitorare e filtrare i messaggi offensivi inviati ai tennisti, alleggerendo il carico emotivo che una costante esposizione online può creare all’atleta. Allo stesso tempo, risorse per l’educazione e il benessere affiancano questo sforzo, assicurando che gli sportivi non debbano affrontare da soli il flusso negativo digitale.

Un impegno simile per la salvaguardia della comunità è arrivato dalla Football Association con la sua campagna “Enough is Enough”, che incoraggia giocatori, tifosi, genitori e allenatori a denunciare gli abusi che incontrano, rafforzando l’idea che tutti abbiano un ruolo nel plasmare un ambiente più sano. La FA ha anche potenziato i meccanismi che consentono di indagare su potenziali gravi molestie online, riflettendo la convinzione che il comportamento in rete meriti la stessa responsabilità delle azioni in campo.

Rimanendo in un ambito di ricerca, la Dublin City University (DCU) ha sottolineato l’importanza di comprendere l’odio online alle sue radici: il lavoro della DCU utilizza l’AI e l’analisi dei dati per identificare modelli di linguaggio offensivo ed esplorare i contesti in cui si diffonde, considerando anche le lingue ancora in gran parte inesplorate. La ricerca aiuta infatti a garantire che gli strumenti utilizzati per la moderazione degli spazi online siano equi, trasparenti e reattivi alla vera comunicazione umana.

Nel complesso, queste prospettive mostrano quanto affrontare l’odio online richieda più di una singola soluzione. E’ necessaria la giusta combinazione di tecnologia, educazione, empatia e responsabilità condivisa; e, lavorando all’unisono, le organizzazioni sportive e i ricercatori stanno contribuendo a plasmare un mondo digitale in cui il rispetto possa fiorire, sia in campo che fuori.

L'hate speech online (il discorso d'odio in rete) è diventato una sfida crescente nel mondo digitale odierno e lo sport, con tutta la sua passione e visibilità, ne risente spesso in modo intenso. Questa preoccupazione condivisa ha riunito i rappresentanti della FIA, dell'ATP, della Football Association e della Dublin City University in un panel dedicato al Social Football Summit 2025, dove ciascuno ha offerto il proprio punto di vista su come le rispettive organizzazioni stiano lavorando per creare spazi online

Le temperature estreme hanno caratterizzato gli eventi sportivi dell’estate 2025, rendendo necessarie misure di sicurezza contro il caldo sia per gli atleti che per i tifosi. Strategie di idratazione hanno contribuito a ridurre i rischi per la salute. Con l’obiettivo di coniugare sostenibilità e sicurezza, gli organizzatori hanno promosso punti di rifornimento d’acqua e ridotto l’uso della plastica monouso, garantendo al contempo il benessere degli spettatori. Poiché il cambiamento climatico porta a temperature sempre più elevate, il caldo estremo sta diventando una sfida centrale per il mondo dello

Dopo l’edizione inaugurale del progetto “Road to Zero” nel 2024, Lega Serie A, Sport e Salute, Roma Capitale e Roma Servizi per la Mobilità, con il supporto della UEFA, hanno rinnovato il loro impegno per la sostenibilità in occasione della finale della Frecciarossa Coppa Italia 2024/2025. La finale, che ha visto sfidarsi AC Milan e Bologna FC allo Stadio Olimpico di Roma il 14 maggio 2025, ha incluso numerose iniziative in linea con il quadro ESG (Ambientale, Sociale e di Governance) “Road to

Energia rinnovabile, esperienza dei tifosi, eccedenza alimentare e gestione dei rifiuti: questi sono solo alcuni degli interventi messi in atto dal Circuito di Silverstone nell'ambito della loro ambiziosa strategia Shift to Zero, che mira a ridurre la loro impronta di carbonio del 50% entro il 2030 e a raggiungere le zero emissioni nette entro il 2040. Con il Gran Premio di Gran Bretagna in arrivo questo weekend dal 5 al 7 luglio, è importante condividere i successi del circuito di Silverstone

By Enovation Consulting La popolarità dello sport e l'aumento del numero di spettatori ha portato all'organizzazione di eventi molto più grandi per accogliere e capitalizzare questa crescita. Grazie alla loro dimensione e alla possibilità di rendere gli eventi più divertenti offrendo servizi aggiuntivi e attività extra, gli eventi sportivi hanno un impatto ambientale significativo e una rilevante influenza sociale. Ad esempio, un rapporto del 2020 ha rilevato che l'industria dello sport era responsabile di 350 milioni di tonnellate di CO2e, mentre