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Il futuro del calcio passa dalle accademie giovanili. Questo è il messaggio emerso durante il panel “The Future of Football: Growth and Development of Youth Academies” al SFS, dove esperti di primo piano hanno affrontato il tema della transizione dalle accademie alla prima squadra, analizzandone ostacoli, opportunità e best practices. Tra gli ospiti: Pouya Yaghoubinia (Development Manager, ECA), Andrea Sartori (CEO & Founder, Football Benchmark) e Federico Cherubini (Senior Football Advisor ed ex dirigente Juventus).

Come si misura il successo del passaggio di un giocatore dalle giovanili alla prima squadra? In base a uno studio presentato durante il panel, un parametro chiave è rappresentato dall’accumulo di almeno 150 minuti in 5 partite ufficiali in un breve lasso di tempo, escludendo le amichevoli; un livello sufficiente per mostrare il proprio potenziale in un contesto competitivo. Tuttavia, non si tratta solo di numeri. Cherubini ha ricordato come, dal 2018, la Juventus abbia investito nella Next Gen per garantire una pipeline costante di talenti: “La cosa importante è condividere una visione, che naturalmente con il tempo e in base al contesto può evolvere. Ad esempio, alla Juventus di Conte il gap con la prima squadra era enorme, mentre con Allegri, Sarri e Pirlo invece è stato tutto molto più agevole e diverso. Per non parlare della gestione della rosa da parte di Thiago Motta e dei tanti giovani della Next Gen oggi in prima squadra“, ha detto l’ex dirigente bianconero.

Investire in una strategia coesa è fondamentale per il successo delle accademie. Realtà come Atalanta, Benfica, Sporting, Feyenoord e Ajax si distinguono come modelli vincenti, combinando sviluppo sportivo e attrattività commerciale. In Italia, però, la sfida è più complessa: benché si investa più che in Spagna, i risultati non sempre sono all’altezza. Questo suggerisce che il problema non è tanto nella quantità degli investimenti, quanto nella loro gestione e ottimizzazione delle risorse.

Oggi il percorso di un giovane calciatore è influenzato da molteplici fattori esterni. Come sottolineato da Yaghoubinia, “È fondamentale che ogni aspetto sia ben delineato, dall’educazione alla gestione dei social media”. La famiglia, i media e le agenzie giocano un ruolo cruciale nella costruzione di un ambiente stabile per il giocatore.

La crescita e lo sviluppo del calcio non possono prescindere dalle accademie giovanili. Creare un flusso informativo efficiente tra i vari stakeholder, stabilire KPI chiari e investire in strategie sostenibili sono le chiavi per trasformare i giovani talenti in pilastri delle prime squadre e aumentare l’attrattività dei campionati e delle nazionali maggiori.

Il futuro del calcio passa dalle accademie giovanili. Questo è il messaggio emerso durante il panel "The Future of Football: Growth and Development of Youth Academies" al SFS, dove esperti di primo piano hanno affrontato il tema della transizione dalle accademie alla prima squadra, analizzandone ostacoli, opportunità e best practices. Tra gli ospiti: Pouya Yaghoubinia (Development Manager, ECA), Andrea Sartori (CEO & Founder, Football Benchmark) e Federico Cherubini (Senior Football Advisor ed ex dirigente Juventus). Come si misura il successo del

Il 5 gennaio 2025, all’interno dello spazio di Almaviva presso Casa Italia (Localizer Mall Gate 2/3, Riyadh), si terrà l’evento «Italy and Saudi Arabia in the Telerehabilitation: Innovation, Exchange and Growth of the Industry», organizzato da SFS in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Riyadh e l’Italian Trade Agency. Tra i protagonisti del panel “Guardare al futuro con ambizione: la rivoluzione della Teleriabilitazione l’importanza della collaborazione tra i diversi paesi” ci sarà Antonio Amati, Deputy CEO Divisione IT Almaviva, a cui abbiamo fatto qualche domanda prima della

La fruizione di contenuti sportivi, come abbiamo già spiegato in questo articolo, sta gradualmente lasciando spazio a content creator e piattaforme digitali sempre più innovative. I media tradizionali, quindi, competono con player in grado di parlare alle nuove generazioni usando nuovi, e freschi, codici comunicativi. Questo è stato il main topic del panel "Creator contamination in the sport rights and entertainment landscape", che si è svolto durante il SFS. A parlarne sul palco, in Football Stage, si sono alternati speaker con

Il 5 gennaio 2025, all’interno dello spazio di Almaviva presso Casa Italia (Localizer Mall Gate 2/3, Riyadh), si terrà l’evento «Italy and Saudi Arabia in the Telerehabilitation: Innovation, Exchange and Growth of the Industry», organizzato da SFS in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Riyadh e l’Italian Trade Agency. Tra i protagonisti del panel «Il ruolo delle imprese italiane nel processo di sviluppo dello sport e del calcio: eccellenze italiane nella teleriabilitazione», il dottor Franco Molteni, Direttore Scientifico del Villa Beretta Rehabilitation Research Innovation Institute, ci

“La vittoria sul campo è importante, ma non sufficiente. Il fulcro, infatti, è il legame emotivo che quel momento suscita nel tifoso. A che pro? Sfruttare la vittoria portando nuovi ricavi al club, in termini di promozioni e sponsorship, volti a rafforzare la squadra”.  Con queste parole, Pier Donato Vercellone - Chief Communications Officer AC Milan -  ha introdotto il panel “Business of emotions” in programma al SFS24. Assieme a Petra Loreggian, voce radiofonica delle linee RDS, sono stati ripercorsi i 125

Il SFS24 ha ospitato, nella seconda giornata di Summit, l’Associazione Italiana Calciatori (AIC). Sul palco sono intervenuti il presidente dell’associazione Umberto Calcagno, Fabio Giuseppe Poli, Organizational Director dell’AIC e il collaboratore Marco Piccinini. “Abbiamo effettuato uno studio su Serie A, Premier League e Liga, approfondendo le stagioni 2022-2023 e 2023-2024, inserite tra il mondiale e le competizioni continentali, e abbiamo visto che il progressivo aumento di partite ha un impatto clinico elevato sui calciatori e ha alzato nettamente il costo infortuni,

Durante la settima edizione di SFS, tenutasi il 19 e 20 novembre allo Stadio Olimpico di Roma, oltre ai panel, alle aree espositive e alle sessioni di networking, una delle novità principali è stata l’introduzione dell’area podcast. I podcast, realizzati in collaborazione con “Tutti in The Box” e disponibili per il riascolto online sul nostro canale youtube, hanno coinvolto ospiti e partner d’eccezione. Il team di “Tutti in The Box” ha offerto contenuti originali e accessibili, catturando l’attenzione degli appassionati di

La settima edizione del SFS ha ospitato una vasta gamma di figure femminili con ruoli apicali all’interno dell’industria calcistica. Giornaliste, comunicatrici, sportive e manager si sono alternate nel corso delle due giornate, il 19 e 20 novembre, in una delle vetrine di settore più importanti al mondo. Il panel More women in football - di cui abbiamo già parlato - ha riscosso un grande successo, grazie a figure di caratura internazionale. Budreya Faisal, presidente del Banaat F.C, Zoe Jhonson, Managing Director

Si è conclusa con numeri straordinari la settima edizione del Social Football Summit (SFS), l’unico evento in Italia dedicato interamente alla Football Industry. Anche quest’anno, il Summit ha preso vita presso lo Stadio Olimpico di Roma, registrando oltre 60 panel, con più di 150 speaker e la partecipazione di oltre 4.000 mila, tra professionisti del settore, dirigenti, giornalisti, studenti e appassionati. Tra gli ospiti di rilievo, figure del calibro di Michele Uva e Giorgio Marchetti della UEFA, Luigi De Siervo, Presidente

Un confronto di alto livello, serrato, intenso, pieno di aneddoti e dettagli tecnici è quello che si è svolto nel Football Stage di SFS di Roma tra i professori Ezio Adriani, del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma e Andrea Ferretti dell’Istituto di Medicina Sportiva del Coni. A mediare la discussione Piergiorgio Luciani dell’Institute of Sports Medicine and Science. Il tema del confronto è la salute fisica dei calciatori e la loro salvaguardia. La discussione si è basata su un concetto chiaro