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Mosaico Studio e Social Football Summit di nuovo insieme per la sesta edizione dell’appuntamento più atteso dell’industria del calcio.

Una collaborazione importante, che va ad aggiungersi al già ricco portfolio di Mosaico Studio, che nell’ultimo anno ha curato eventi di portata nazionale ed internazionale.

Ne parliamo con Felice Castrignanò e Luigi Bartone, CEO di Mosaico Studio.

Per cominciare, raccontateci cos’è Mosaico Studio, cosa fa e qual è la caratteristica che contraddistingue la società.

Luigi Bartone: “La nostra storia è cominciata come tutte le belle storie, con un incontro casuale tra professionalità diverse tra loro, ma tutte accomunate dalla passione per la comunicazione e l’architettura. Da quel momento il nostro lavoro creativo è sempre stato contraddistinto dalla natura “ibrida” di architetti e di comunicatori. Questo tratto ci consente di avere una visione completa su ogni tipo di progetto e svilupparlo tenendo in considerazione gli aspetti funzionali, ma anche quelli narrativi e valoriali. Oggigiorno l’approccio multidisciplinare è sempre più diffuso ma nel 2005, quando siamo nati, questa visione ci ha permesso di evolvere molto velocemente e siamo riusciti ad intercettare con anticipo i cambiamenti. È così che possiamo proporre ai nostri clienti soluzioni sempre innovative e all’avanguardia, proiettando la loro identità nel futuro”.

Come è nata la vostra collaborazione con Social Football Summit?

Felice Castrignanò: “Tutto è cominciato nel 2019, quando per la prima volta Gianfilippo Valentini Ceo di Go Project, ed ideatore del Social Football Summit, decise di coinvolgerci. È allora che, durante un brainstorming, abbiamo deciso di portare il SFS allo Stadio Olimpico, lo spazio che più di ogni altro avrebbe potuto rappresentare lo spirito di un evento di questo tipo. Dopo la pandemia è stato un piacere tornare a lavorare con l’organizzazione dell’evento, che nel frattempo è cresciuto in maniera esponenziale sulle piattaforme digitali. Già nell’edizione 2022 abbiamo caratterizzato il Social Football Summit con un allestimento diffuso in tutta l’area dello stadio, la scenografia del Main Stage si è aperta nella grande arena del tappeto di gioco, con una cornice unica per la città di Roma. Uno sfondo incredibile per uno degli appuntamenti più noti dell’industria del calcio. Dopo il successo dello scorso anno abbiamo rinnovato la nostra partnership con il Social Football Summit, con l’obiettivo di migliorare ancora quanto fatto negli anni passati. Per questa edizione abbiamo realizzato un progetto che racconta e rafforza l’identità dell’evento, tenendo conto della sua esponenziale crescita digital. Ad ospitare personaggi dell’industria del calcio, giornalisti e appassionati del settore ci saranno elementi geometrici che definiranno il format e soluzioni altamente tecnologiche”.

Il SFS è uno degli eventi che si va ad aggiungere al vostro lungo portfolio. Qual è il segreto del vostro successo nel settore?

Felice Castrignanò: “Ogni nostro progetto nasce dalla duplice volontà di dare forma ai valori che contraddistinguono i nostri clienti e di creare un’esperienza unica per i visitatori, coinvolgendoli in un percorso di storytelling fisico ed emozionale. Gli ambienti che progettiamo per gli eventi non sono semplici spazi, bensì veicoli di messaggi e storie che vanno a ricostruire un immaginario in cui le persone possano immergersi completamente. Per rendere possibile tutto questo, amiamo sperimentare la combinazione di soluzioni progettuali e tecnologiche, al fine di garantire un risultato ottimale che soddisfa sia le esigenze del cliente sia quella dell’utente finale. Un approccio che vale per qualsiasi spazio, sia esso destinato ad un evento temporaneo oppure concepito per essere un’esperienza permanente, come ad esempio un percorso museale. È quello che abbiamo fatto al Museo del Risparmio di Torino, all’interno del quale abbiamo allestito la postazione interattiva ‘Test & Fun’ utilizzando l’’intelligenza artificiale prima ancora del successo esplosivo di questa tecnologia. Una dimostrazione chiara di come sperimentare e mettersi alla prova significhi riuscire a proporre soluzioni originali e innovative”.

Un’ultima domanda per chiudere la nostra chiacchierata: quali sono i vostri progetti per il futuro?

Luigi Bartone: “Dopo mesi intensi di lavoro, che ci hanno visti impegnati in grandi eventi come il videomapping sulla facciata della Basilica di San Pietro e il Centenario dell’Aeronautica Militare, chiudiamo il 2023 con due progetti importanti: il Social Football Summit e il nuovo pop-up di Amazon dedicato al Black Friday. Ma abbiamo già in lavorazione progetti di portata nazionale e internazionale per il 2024, che ci vedranno al fianco di grandi realtà del mondo dello sport, dell’imprenditoria giovanile e delle istituzioni. Il nuovo anno sarà per noi l’ennesima occasione per metterci alla prova e segnare un’altra tappa importante del nostro processo di crescita e di evoluzione, reso possibile solo grazie al contributo di tutte le persone che lavorano con noi. Perché Mosaico Studio è questo: una meravigliosa combinazione di talenti che negli anni sono riusciti a guadagnarsi il riconoscimento che meritano.”